Porte della Misericordia

Il complesso del Vescovado sorge nel sito dell’antica chiesa di San Prisco perché, ancor prima dell’edificazione della chiesa cattedrale, esisteva in tal luogo la memoria del primo vescovo della Diocesi nocerina, sicuramente legata alla presenza della sepoltura del santo nella necropoli nei pressi della chiesa extramoenia di San Filippo alle Macerie; infatti, allorquando i monaci benedettini s’insediarono in questo luogo per costruirvi la propria dimora, essi dedicarono il monastero al vescovo nocerino.
Il complesso monastico benedettino fu edificato agli inizi del XII secolo con una conformazione pianimetrica che corrisponde quasi esattamente all’attuale stratificazione architettonica del Vescovado: l’impianto benedettino era formato da una chiesa a tre navate con sette colonne per lato che si concludevano in tre absidi circolari delle quali si conserva quella destra alle spalle della cappella di San Prisco. In direzione ortogonale alla chiesa sorgeva la dimora conventuale con un ampio giardino ad oriente e un chiostro quadrangolare sul fronte ovest collegato con la chiesa nello spazio laterale della cappella di San Prisco.
Solo sul finire del XIV secolo, f. Francesco da Nocera, guardiano del convento di Sant’Antonio, eletto vescovo da Papa Urbano VI, trasferì la cattedra episcopale dalla chiesa di Santa Maria Maggiore alla basilica di San Prisco a Nocera.