Le Opere di Misericordia
Presentare questa raccolta significa allora ripercorrere la nostra storia e verificare l'ampiezza, l'attualità e la freschezza della nostra vocazione alla carità. È per questo, quindi, che sento di dover ringraziare vivamente quanto hanno proposto efficaci e competenti commenti sulle Opere di Misericordia corporal e spirituale, indicate dal Papa come un utile strumento «per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davati al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuoe del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina» (MV 15). La via evagelica dell'amore misericordioso ha trovato nella storia del Santuario di Pompei una felice coniugazione. (...). In ragione di questa storia, desidero consegnare questo testo a quanti hanno partecipato attivamente alle catechesi, ma anche a tutti i devoti e i pellegrini che affollano ogni giorno il nostro Santuario. L'auspicio è che le riflessioni proposte possano continuare ad alimentare il desiderio di vivere da uomini e done costruttori di pace, di riconciliazione e di perdono per essere «Misericordiosi come il Padre» (Lc 6,36) e realizzare in pienezza il comandamento nuovo dell'amore (Gv 13,34) durante la celebrazione del Giubileo, ma anche dopo la sua conclusione.
Tommaso Caputo
Arcivescovo-Prelato di Pompei
e Delegato Pontificio