Cattedrale Santa Maria Assunta
Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi
Molfetta
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La Cattedrale di Molfetta è da ricollegarsi alla costruzione del Collegio dei Gesuiti con l'annessa chiesa, iniziati nel 1615. Dopo la soppressione dell'Ordine dei Gesuiti, nel 1767, la chiesa restò vuota fino a quando il vescovo del tempo chiese e ottenne dal governo borbonico il permesso di poter trasformare la chiesa gesuitica in nuova Cattedrale anche per rispondere alle esigenze religiose di una città e di una popolazione in fase di espansione. Il 10 luglio 1785 furono traslate le reliquie del Santo Patrono, il monaco cistercense ed eremita San Corrado di Baviera (1105-1126), dalla vecchia cattedrale (l'attuale Duomo Vecchio, in stile romanico-pugliese) alla nuova sede episcopale.
La chiesa, in stile barocco, custodisce l'urna con le reliquie di San Corrado insieme al busto-argenteo contenente il cranio del santo.
Inoltre, nel transetto destro, è collocata la maestosa tela dell'Assunta, dipinta nel 1747 dal famoso artista molfettese Corrado Giaquinto (1703-1766). La scena presenta l'assunzione della Vergine Maria al cielo, mentre in basso, attorno al sarcofago vuoto, figurano i santi Nicola, Corrado, Antonio da Padova, Pietro e Paolo.
Infine, è importante ricordare che in Cattedrale sono custodite le insegne episcopali (mitra, pastorale e croce pettorale) del Servo di Dio, il Vescovo Antonio Bello, pastore della Diocesi dal 1982 al 1993, grande profeta di pace e testimone della tenerezza e della misericordia divina.