Cattedrale San Giusto Martire
Trieste
Trieste
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Cattedrale di S. Giusto
Sul Colle Capitolino, sorgeva in età romana la basilica forense. Lo fiancheggiava il tempio dedicato a Giove, Giunone e Minerva, databile al I d.C.. Sulle sue rovine venne edificata nel V sec. un'aula cultuale di cui si conservano porzioni di pavimento musivo. Nel sec. IX viene eretto un sacello dedicato a san Giusto, patrono della città e nel sec. XI a cui viene affiancata una chiesa a tre navate intitolata a santa Maria Assunta. Nel 1300 le due chiese vengono unite per una più ampia, viene ricavata l'attuale grande navata centrale.
Martirio di S. Giusto
Giusto subì il martirio il 2 novembre dell’anno 303, durante la persecuzione di Diocleziano.
Secondo la passio, Mannacio, governatore di Trieste, condannò alla pena capitale Giusto, che si era dichiarato cristiano e si era rifiutato di sacrificare agli dei, ordinando che fosse annegato in mare. Fu portato al largo e gettato in mare, legato mani e piedi e assicurato a pesi di piombo perché non fosse possibile recuperarne il corpo.
Prima del tramonto, il corpo di Giusto fu miracolosamente trasportato sulla riva dalla corrente. Durante la notte il presbitero Sebastiano ebbe una visione: il Martire lo invitava ad andare sulla spiaggia per recuperare il suo corpo e dargli così degna sepoltura. Trovatolo, lo seppellirono nel cimitero non lontano dalla spiaggia.
Nel X secolo le reliquie di San Giusto furono traslate sul colle di San Giusto, sede della Cattedrale a lui intitolata.