Cattedrale di San Pietro Apostolo
Diocesi di Isernia-Venafro
ISERNIA
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La chiesa cattedrale, dedicata al principe degli apostoli fin dal V secolo dopo Cristo, sorge su un tempio pagano. Gli scavi hanno messo in luce l’antico perimetro di quel tempio pagano occupante un’area complessiva di mq.548,24. La chiesa attuale misura mq.735,14. Tuttavia, per la documentazione storica, troviamo che solo nell’881 si parla del tempio dell’apostolo Pietro in Isernia. Il tempio, nel corso dei secoli, soggiacque a diverse riedificazioni e rimaneggiamenti, a cominciare dal cambiamento di orientazione, alla disposizione attuale.
Al terremoto del 1349 seguì la lenta ricostruzione; nel XV secolo, con il vescovo Costantino Castriota Skanderberg, la cattedrale riprende la sua funzionalità. Nel XVI secolo si completa il poderoso campanile. Nel XVIII, il tempio è abbellito con preziosi marmi dal Vescovo Michelangelo La Peruta unitamente ad un pregevolissimo pavimento maiolicato. Opera felice, quella del La Peruta, ma insieme infelice: il piccone distrusse molte tombe di vescovi e personaggi illustri.
Dopo il terremoto del 1805, artefice della ricostruzione fu il vescovo Diodato Gomez Cardosa. Dopo di lui, toccò a mons. Gennaro Saladino (1852-61) di terminare le rifiniture e l’arredamento sacro. Saladino costruì anche, a sue spese, il bellissimo pronao neoclassico, oggi visibile da tutti. Nel 1903 il vescovo Nicola Maria Merola (1893-1916) fu artefice della suggestiva pavimentazione in marmo variegato, oggi distrutta.